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Come redigere un curriculum vitae efficace

Quando si sta cercando lavoro o si desidera inviare una nuova candidatura per un posto di lavoro è la prima cosa che ci chiediamo: "Come redigere un curriculum vitae efficace?".

In rete è molto più facile imbattersi in articoli che tentano di spiegare come scrivere il curriculum perfetto, anziché spiegare che il curriculum perfetto non esiste, forse anche perché chi cerca informazioni digita come parole chiave proprio “curriculum perfetto”. Quello che è necessario creare, però, è un curriculum efficace.

Non esiste una regola universale che imponga una ricetta inderogabile, tutto dipende da una combinazione di fattori che variano in base al ruolo del candidato e alla figura ricercata dall’azienda. L'obiettivo è quello di mettere per iscritto tutto ciò che ci rappresenta al meglio, rimanendo coerenti all’obiettivo finale che dev' essere quello di risultare (ed esserlo nei fatti!) adatti ad un determinato ruolo.

Elementi sostanziali da inserire sempre in un curriculum:

  1. Dati anagrafici: nome, cognome, indirizzo, recapito mail e telefonico, luogo di residenza. Questi sono i dati principali e indispensabili da inserire all’inizio del proprio cv. Nel caso in cui il luogo di residenza non corrisponda al luogo di lavoro per il quale ci si candida è sempre opportuno specificare se si è disposti ad uno spostamento. È utile indicare anche il nome dei propri account social o quanto meno quello di Linkedin, gli altri a discrezione in base al loro contenuto!
  2. Percorso formativo: studi completati o in corso, indicati in ordine cronologico decrescente quindi posizionando prima l’esperienza più recente e sotto quella meno recente, fino al diploma superiore. Se i voti di laurea e diploma sono buoni è bene indicarli e se risulta pertinente alla posizione per la quale ci si sta candidando può essere utile indicare anche il titolo della tesi.
  3. Esperienze professionali pregresse: anche in questo caso le esperienze pregresse vanno indicate in ordine decrescente, collocando per prima la posizione attuale o più recente. In questo campo, in caso di numerose e variegate esperienze, è buona norma limitarsi ad indicare quelle più pertinenti al ruolo ricercato per non rischiare di indicare esperienze controproducenti o irrilevanti.
  4. Conoscenze informatiche: in questo campo è importante specificare il livello di competenza relativo ad ogni conoscenza. Per fare questo ci si può aiutare (aiutando anche il selezionatore con una maggiore leggibilità) con elenchi puntati ai quali far corrispondere le diverse conoscenze di pacchetti software, programmi grafici e gestionali.
  5. Esperienze extra professionali: questa sezione ha bisogno di cure particolari! Bisogna prestare molta attenzione a ciò che si scrive perché mettere in evidenza le capacità, i corsi di formazione, le attività di volontariato ed altre esperienze pertinenti alla posizione per la quale ci si candida, o che il selezionatore potrebbe apprezzare, potrebbe risultare decisivo per un’assunzione in caso di incertezza tra profili simili a livello formativo o di esperienze.

Tutte le precedenti indicazioni vanno seguite secondo criteri di ordine, chiarezza e sincerità. Sono tanti gli errori che si commettono quando queste linee guida vengono ignorate o quando si perde il focus principale relativo al lavoro per il quale ci si candida.

Ecco, quindi, un elenco delle cose che invece NON si devono mai fare:

  • Inviare il curriculum in un formato sbagliato: MAI inviare il proprio cv in formato Word editabile (per esempio .doc). Questo trasmette trascuratezza e incapacità. Il formato migliore è quello in PDF. Inoltre anche il modello grafico è importante: spesso viene utilizzato il formato europeo, in particolare l'Europass, un modello semplice e standardizzato molto utilizzato nel caso di candidature in città europee. Se ci si candida per una posizione di grafica o se si è dei creativi è ottimo personalizzare il cv senza partire da un modello standardizzato.
  • Utilizzare in modo smisurato le classiche frasi fatte: inserire nel curriculum la capacità di lavorare in team o quella di problem solving, specificare l’intraprendenza o la capacità di prendersi responsabilità, così come enfatizzare capacità interpersonali, sono tutti elementi che varrebbe la pena esporre in maniera adeguata al ruolo per il quale ci si candida, trovando il giusto modo di esporle senza gettare a caso frasi fatte standardizzate che non aggiungono niente di utile alla propria candidatura. Quindi, attenzione a non farcire eccessivamente il cv tentando erroneamente di impressionare il recruiter.
  • Falsare le competenze: seguendo la linea del tentativo di impressionare chi legge il nostro cv, si può essere tentati di esagerare nel “gonfiare” le proprie capacità, niente di più sbagliato. Chi si occupa di selezione è sempre perplesso quando vengono presentate qualifiche o risultati esagerati. Dare un'enfasi eccessiva agli obiettivi raggiunti potrebbe portare a domande spinose e approfondite durante il colloquio o, cosa ben peggiore, potrebbe pregiudicare del tutto una convocazione. Perciò, è sempre meglio essere sinceri.
  • Fare invii multipli: usare curriculum identici per offerte di lavoro diverse oppure inviare lo stesso cv a più aziende e metterle in copia nella stessa email è un errore davvero grave! È ovvio che ogni azienda voglia ricevere candidature di persone interessate alla loro offerta, alla loro realtà e al loro progetto. Con l’invio multiplo o l’invio di cv standardizzati il rischio di non essere presi sul serio è molto elevato! Insomma, mai e poi mai mettere tutti gli indirizzi in cc!
  • Dimenticare di autorizzare all’utilizzo dei dati: specificare l’autorizzazione ai dati per la privacy permette all’azienda alla quale si invia il cv di poter archiviare legalmente il curriculum e quindi utilizzarlo a scopi di assunzione. Non specificando questa autorizzazione si nega di fatto la possibilità di utilizzarlo e quindi di essere presi in considerazione!
  • Fare errori grammaticali: la presenza di refusi indica sempre un certo livello di frettolosità e superficialità. Dopo aver scritto il proprio cv è bene rileggerlo più di una volta.

 

Il consiglio di rileggere il proprio cv, al fine di evitare di inviarlo con refusi, vale anche per tutto quello che riguarda il contenuto generale. Rileggerlo più volte aiuterà a renderlo più “snello”, privo di informazioni superficiali e più scorrevole.

Compilare e tenere aggiornato il proprio cv può essere un’attività stressante ma se si rispetta il criterio di veridicità e semplicità tutto il processo che segue la sua creazione e il suo invio avverrà nel modo più fluente possibile.

di Giulia Ricci
Data: 3 Febbraio 2022
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