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La crescita lampo di LinkedIn nel nuovo mondo in pandemia

Molti di voi saranno già iscritti a LinkedIn, una piattaforma nata per mettere in connessione professionisti e imprese, ma cosa sta cambiando all'interno del famoso social network?

L’utilità del networking on-line

Con la pandemia i social network hanno assistito a crescite esponenziali di iscritti e sarebbe banale ribadirne il motivo ma Linkedin ha visto proprio negli ultimi due anni una crescita senza precedenti ed è un caso che merita di essere approfondito per la sua peculiarità: una piazza mondiale il cui argomento principale è il lavoro che ha raggiunto record di iscritti durante la pandemia e nei periodi di fine lockdown, nonostante sia attivo da ben diciotto anni.

Nella fase di chiusura e restrizioni è stato difficile per tutti sopravvivere nella giungla diventata arida del business e come sempre, nei momenti di difficoltà vera e concreta l’essere umano può lasciarsi andare e perdersi, oppure rimboccarsi le maniche e trovare il modo migliore per sfruttare le risorse a disposizione, se ce ne sono. In questo caso sicuramente una connessione internet e un social network per la ricerca del lavoro hanno dato respiro, soprattutto (ma non esclusivamente) ai freelance e ai lavoratori dipendenti.

Questo perché Linkedin non solo è uno strumento per la ricerca del lavoro, così come tanti altre piattaforme sulle quali consultare le offerte di lavoro, ma è anche un social. Questa è la cosa fondamentale. Può darsi che non abbia permesso di trovare lavoro nell’immediato o nel breve periodo, ma grazie a questa caratteristica che valorizza la socialità in contemporanea all’incontro di domanda e offerta, ha aperto la strada a nuove conoscenze che potrebbero essersi rivelate preziose nella ripresa. Ha permesso di creare una base di conoscenze umane, di rapporti, utili quantomeno a non scoraggiarsi troppo ma anche a gettare la base della ripartenza personale di tante persone dopo un periodo quantomeno incerto.

 

Linkedin nella digital marketing strategy aziendale

Vale la pena riportare il caso di Johnson&Johnson perché esemplificativo del tipo di risorsa che Linkedin può essere per la digital marketing strategy di un’azienda: dopo aver creato una serie di video educativi sul processo di sviluppo del vaccino e sui progressi che l’azienda stessa, insieme alla comunità scientifica, stava portando avanti, ha scelto proprio Linkedin come piattaforma sulla quale investire in strumenti di promozione e pubblicità.

 

L’obiettivo era quello di comunicare, attraverso gli episodi della serie, con un target ben preciso, il B2B che in questo periodo storico e considerando la natura dell’azienda stessa, si estende a medici e infermieri oltre che a politici. Sulla targetizzazione dei soggetti appartenenti all’industria dell’assistenza sanitaria globale e dei politici, Linkedin ha giocato un ruolo fondamentale, determinando livelli massivi di engagement tramite l’utilizzo delle Linkedin Live, contenuti sponsorizzati e messaggi in adv che hanno raggiunto proprio il pubblico attraverso il quale l’azienda desiderava aumentare le visualizzazioni della serie e incrementare la consapevolezza sui suoi contenuti.

 

Questa di dirigere tutta la pubblicità su Linkedin è stata una strategia vincente e lo si può facilmente dedurre dai dati: le campagne di adv hanno sorpassato i traguardi prefissati, superando il milione di visualizzazioni della serie e raggiungendo le mille visualizzazioni nelle live.

 

L’immagine dei dipendenti conta

Alla luce del caso J&J risulta ovvio che Linkedin, se usato correttamente, può essere un’ottima vetrina attraverso la quale far conoscere la mission e i valori della propria azienda.

Oltre che a mostrarsi e farsi conoscere, la piattaforma è uno strumento utile anche per “costruirsi”. La Corporate identity può venire influenzata infatti anche dall’immagine che i propri dipendenti danno di sé stessi: i dipendenti diventano dei veri e propri ambassador.

Quello che pubblicano, quello che condividono e le interazioni che hanno, sono tutte azioni che vanno a posizionare mattoni nella costruzione dell’edificio aziendale.

Questo non vuol dire che l’utilizzo della piattaforma debba essere condizionato da direttive aziendali ma sarebbe comunque buona cosa riuscire ad esprimere come team gli stessi ideali e gli stessi valori tenendo in considerazione la tipologia di social attraverso il quale si comunica.

di Giulia Ricci
Data: 14 Settembre 2021
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