Nel mondo dei social media, la geolocalizzazione non è più un semplice optional: con l’introduzione della funzione “Mappa” su Instagram, si apre una riflessione importante sul rapporto tra utilizzo consapevole, visibilità e protezione dei dati. In questo articolo analizziamo come funziona la condivisione della posizione sull’app, quali sono i principali rischi e altrettanto importante come è possibile adottare atteggiamenti proattivi per tutelarsi.
La piattaforma Instagram ha introdotto la funzione denominata “Mappa” (o “Friend Map” in inglese), che consente agli utenti (se attiva) di visualizzare la propria posizione condivisa e geolocalizzare i contenuti pubblicati da altri utenti.
Alcuni punti chiave:
In sintesi: l’idea è di offrire funzionalità “sociali” nuove (come scoprire cosa accade nei dintorni) ma la dinamica porta con sé implicazioni rilevanti.
Attivare la condivisione della posizione può apparire innocuo, ma gli specialisti della privacy hanno evidenziato diversi scenari critici:
La funzione consente di raccogliere non solo la posizione “istantanea” ma anche se ripetuta di ricostruire gli spostamenti quotidiani dell’utente, individuando ad esempio indirizzo di casa, luogo di lavoro, e abitudini di viaggio.
Nel caso di utenti minorenni o soggetti che potrebbero essere vittime di stalking o molestie, la visibilità della posizione rappresenta un fattore di rischio concreto.
Secondo la fonte di Wired, i dati di localizzazione raccolti non sono protetti da crittografia end-to-end, e sono archiviati centralmente nei server del gruppo Meta (società controllante di Instagram). Ciò significa che, in linea teorica, dipendenti o attacchi esterni potrebbero accedere a queste informazioni.
Le informazioni sulla posizione possono essere integrate nei sistemi pubblicitari per creare segmenti estremamente dettagliati: ad esempio, raggiungere utenti che frequentano una determinata palestra nei giorni feriali oppure un bar specifico nel weekend.
Non si tratta di demonizzare a prescindere la condivisione della posizione: in alcuni contesti può offrire opportunità di visibilità o engagement (ad esempio per creatori di contenuti, influencer, brand locali).
Tuttavia, è essenziale attivarla con consapevolezza:
Consigli pratici:
Se rappresenti un brand, un’agenzia o sei un creator, devi tenere presente che:
La funzione di condivisione della posizione su Instagram rappresenta un nodo cruciale tra innovazione sociale e tutela della privacy. Attivarla può offrire vantaggi, soprattutto per visibilità e interazione, ma va fatta in modo consapevole, valutando rischi e benefici.
Per ogni utente, brand o professionista del digitale: la geolocalizzazione non è un semplice “feature”, è una scelta strategica. È importante gestirla con attenzione, salvaguardando al massimo la propria identità digitale e quella delle persone coinvolte.
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